venerdì 30 settembre 2011

Ma si possono perdere queste elezioni?

[28 settembre - 4 ottobre]
Le elezioni regionali si avvicinano.
Per una serie di motivi, perché la politica in definitiva ha una sua logica e obbedisce ad alcune regole, perfino in questa situazione che pare impazzita, Iorio non può vincerle.
Ma il centro sinistra può sempre perderle.
Mentre la tensione si impenna, per la scadenza ormai alle porte, proviamo a prendere questo tema un po' alla leggera, per riderci su.
Un decalogo infallibile per riuscire a perdere le elezioni che il centro destra non può vincere.

LE ELEZIONI REGIONALI ENTRANO NELLA FASE CONCLUSIVA. LA TENSIONE SALE MA PROVIAMO A PRENDERLA PIU' SOFT. INTANTO TORNIAMO SU UN TEMA. QUESTE ELEZIONI IORIO NON PUO' VINCERLE

Le elezioni regionali in Molise sono ormai vicine. Cresce la tensione. Per scherzarci un po' su ritorno su un tema che ho affrontato in qualche post precedente: come potrebbe il centro-sinistra riuscire a perdere queste elezioni che Iorio non potrebbe in nessun modo vincere?
Proverei a stilare un breve decalogo.

Una premessa è doverosa. Che significa che Iorio non può vincerle?
E' presto detto.
Perché è la copia conforme di Berlusconi in scala regionale.
Fa finta di non conoscerlo, ha tolto il riferimento dai simboli elettorali, dà vita, o fa dare vita, a una miriade di partiti e partitini per confondere le idee. Ma per sua disgrazia Berlusconi ha scelto come suo collegio di elezione proprio quello molisano e chi ha votato il suo simbolo difficilmente lo dimentica, il che, ora che il re non solo è nudo ma anche alquanto osceno, non aiuta.
Perché vale il detto americano (citato ora come di M. Twain, ora come di B. Franklin): uno può far fesso chiunque per una volta; può anche trovare un tizio da fare fesso sempre; ma è impossibile pensare di fare fessi tutti sempre.
Iorio (come il suo maestro B.) ci ha provato. E ci è riuscito per ben due volte, che è già una bella performance, seconod gli standard USA (e mondiali).
Perché il governo amico è riuscito ad aggiustare, con qualche acrobazia sul filo della legalità (valore che comunque non è particolarmente in voga in quegli ambienti), sia la data delle elezioni che la data di pubblicazione in G. U. dei provvedimenti che lo avrebbero reso ineleggibile. Ma non poteva cancellare l'incancellabile, e cioè il risultato disastroso di una gestione all'insegna del clientelismo, dello spreco e dell'affarismo delle cospicue risorse generosamente fatte affluire nelle casse di una Regione amica nel corso degli ultimi anni.
Perché, allo stesso modo il governo amico è riuscito a fare deliberare nel momento giusto (o “aggiustato”) una delibera CIPE sui fondi per il Sud che assegna 1,3 miliardi al Molise. Per chi conosce i meccanismi della spesa pubblica e le procedure dettate dalle norme di contabilità dello Stato, si tratta di poco più che una promessa con forte rischio di rivelarsi un “cabriolet” (modo gergale di definire un assegno scoperto). Ovviamente il candidato presidente sta tentando in tutti i modi per farli passare come soldi in cassa e di vantare i risultati (5.000 posti di lavoro) che ne farà derivare (in caso di elezione, si lascia intendere). Peccato che si scopra così l'inganno: se sono soldi in cassa, in cassa restano chiunque sia il vincitore, e chissà che se vince uno che sa amministrare meglio non riesca a tirarci fuori non 5.000 occupati ma magari tre o quattro volte tanto …
La lista potrebbe continuare. Ce n'è bisogno?

MA IL CENTRO-SINISTRA PUO' ANCORA PERDERLE. UN DECALOGO INFALLIBILE PER RIUSCIRCI

Passiamo invece al decalogo.
Dieci modi infallibili, per il centro-sinistra, per perdere le elezioni.

  1. Voto disgiunto n. 1. Si devono abbassare i costi della politica. Il candidato di centro-sinistra si impegna a dimezzarli. Sarebbe tragico per chi, come un noto comico prestato alla politica, campa di rendita (riuscendo a garantire lauti guadagni anche alla azienda di servizi che ha alle spalle) sulle malefatte e sui privilegi della casta (a cui il centro-sinistra non trova il modo di opporsi come dovrebbe rendendosi in qualche occasione complice consapevole). Che cosa può esserci di meglio per recuperare uno spazio, altrimenti inesistente, di qualche personaggio che, dalle file del centro-sinistra, proclama l'inaffidabilità degli impegni del candidato di centro-sinistra in quanto una volta, 10 anni fa, candidato con il centro-destra e dunque altamente sospetto, nonostante le pubbliche dichiarazioni di pentimento. L'invito a votare una lista molto di sinistra senza associare il voto al candidato presidente, preferendo invece il candidato grillino “5 stelle”, può aiutare un certo numero di professionisti della “politica contro” a restare in sella, comico miliardario compreso ...
  2. Voto disgiunto n. 2. Che male c'è se qualche ioriano convinto, privo tuttavia di “riferimenti” locali, lo vota come presidente scegliendo per il proporzionale un candidato locale dalle liste di centro-sinistra? Se poi nel pacchetto di votanti ci scappa qualche amico o parente un po' meno convinto di votare Iorio ma disposto a fare un favore …
  3. Peppa per Peppa. Certe acrobazie dialettiche sembrano barzellette ma in un contesto in cui la politica riesce spesso a superare la fantasia dei barzellettieri possono arrivare a bersaglio. Frattura è un candidato che ha avuto a che fare con il centro-destra fino a ieri (l'argomento della candidatura dieci anni fa non funziona granché, quindi meglio parlare del tempo recente: sul fatto poi che si tratta di rapporti istituzionali e se le posizioni sono apparse ben distinte anche in occasioni pubbliche si può tranquillamente sorvolare) dunque non è stato ma E' di centro-destra. E allora tra Peppa e Peppa mi tengo Peppa mia. Ma se Peppa/Miché è la tua Peppa, perché non dirlo senza farla troppo lunga? Forse perché non si deve correre il rischio di trovarsi senza Peppa e quindi, vuoi mettere, cercare di portare anche qualche voto in più a Peppa, per non sbagliare ...
  4. E se fosse una macchinazione di Iorio? Versione 2.0, schizofrenico paranoide, della precedente “Peppa per Peppa”. Michè potrebbe averla concepita per garantirsi un'uscita nella continuità, mettendo un suo uomo a rappresentare la “commedia” del ricambio. Ma in effetti è forse più plausibile che Iorio abbia interesse a far credere che la candidatura di Frattura sia una sua macchinazione. A meno che non abbia pensato, furbo com'è, di dare a vedere di avere interesse a far pensare che sia una macchinazione per evitare che la gente lo pensi davvero ...
  5. E' il mio candidato PERO'. Niente da dire, bravino, è il mio candidato, ma è evidente che non ce la fa. Lo voto, sia chiaro, ma capisco che non te ne tiene di fare 'sta fatica un po' inutile, non ti posso biasimare. E' il refrain della campagna per legittimare la scelta astensionistica degli indecisi. Il copyright appartiene all'armata al servizio di Iorio che va diffondendo sondaggi su sondaggi che valgono come le benemerite trasmissioni delle tv private che a tarda ora vendono numeri per il lotto …
  6. Lo voterei se non avessi sentito che … Lo dicessero quelli di centro-destra convinti, ci può stare. Ma il candidato di centro-sinistra ha affermato con decisione, sin dalle primarie, che se avesse anche un solo procedimento giudiziario aperto o fosse comunque a conoscenza di indagini a suo carico sia pure in qualche stadio iniziale, non si sarebbe mai azzardato a candidarsi. Sul presidente uscente i procedimenti aperti sono numerosi, alcuni vicini al rinvio a giudizio, ma il Molise è piccolo e la sua macchina è alacremente al lavoro per sussurrare, bisbigliare, insinuare, da un orecchio all'altro. Su scala più grande si chiamerebbe macchina del fango, tra piazza Vittoria e piazza Prefettura si chiama schizzi di merda, ma parla, parla, qualcosa resterà. Anche tra le file del centro-sinistra …
  7. Come si fa a dire che è il candidato della sinistra se nel suo programma non c'è neanche un rigo sulla caccia. E neanche sui malfunzionamenti dell'ufficio anagrafe di … Per non parlare del silenzio assordante sulla raccolta di firme contro il Porcellum …
  8. E' l'ultima invenzione del duo Leva-Ruta. Mandare a casa Iorio è, sì, importante ma il futuro del Molise si costruisce a partire da un cambio di gestione nel PD per restituire il partito a chi può tornare a portare avanti una linea vincente. Non sia mai si dovesse vincere ora, il partito, e quindi il futuro del Molise, resterebbe in mano a chi è destinato a perdere … anche quando vince. Meglio vincere in un altro momento e dedicarci a cose più serie perciò (seguito a scelta: astensione, disgiunto …)
  9. Non lo metteranno in condizione di governare, sarà comunque ostaggio della vecchia politica. Le obiezioni a questa tesi si sprecano: il sistema elettorale dà al Presidente un potere nei confronti della maggioranza che lo ha eletto tale da metterlo al riparo dai ricatti. Le liste offrono ampia scelta per mandare in Regione chi dà maggiori garanzie di rinnovamento della politica. Si può sempre votare il solo presidente per dare un segnale e un monito. Ecc. ecc. Ma la via vecchia si conosce, tanti difetti ma è collaudata. Che dire? è il ritornello della campagna elettorale del centro-destra, se l'hanno adottato come un jingle, insieme a quello sul traditore arrivista, qualche sondaggio (vero) devono pure averlo fatto e avranno pure calcolato che l'argomento una certa presa può anche averla. Almeno sui materiali inerti, quelli che si posano sul fondo del fiume e la corrente non li smuove ...
  10. Ma io che ci guadagno? Onestamente, se non lo sai tu io non posso saperlo ...