A quei trenta affezionati lettori che potrebbero aver notato
l’assenza di nuovi post nelle ultime settimane, anche se non è detto che ne
abbiano sofferto, devo pur tuttavia porgere le mie scuse.
Non è pigrizia né mancanza di argomenti. Figuriamoci! Una
campagna elettorale come quella in corso, in Italia e in Molise, di argomenti
ne dà fin troppi!
Fin troppi, per l’appunto.
Ma una campagna elettorale come quella che stiamo vivendo,
per il momento che attraversiamo, soprattutto sprona all’azione e costringe ad
una scelta drastica tra azione e elaborazione.
Non ci si può porre come osservatori. Per quanto ci sia
moltissimo da osservare e da commentare, per quanto si vadano accumulando
motivi di riflessione su cui occorrerà elaborare approfonditamente, per
comporre nuovi schemi interpretative e nuovi paradigmi politici, non è questo
il momento. Più che scrivere, parlare, proporre, per lo più ripetendo quello
che si è scritto, detto, proposto, credo sia il momento di ascoltare, cogliere
istanze e domande, misurarsi con umori, disagi, paure e (fintantoché affiorano)
speranze.
Poi tireremo le somme. Diamoci un appuntamento per il dopo.
Dopo, dovrò anche dare un senso nuovo a questo blog. Se sarà
possibile, ragionevole, utile.
Nel frattempo, mettiamocela tutta.