giovedì 24 novembre 2011

Cronache dal Molise nuovo

[23 novembre - 29 novembre]
In Molise anche dalle parti del centro-destra sembra si siano accorti che si respira un'altra aria.
Iorio, come Berlusconi, non lascia: raddoppia. Anzi, dimezza. Da 8 a 6 per arrivare presto a 4.
E fa spazio al nuovo. Uno solo, nuovo, ma non uno qualsiasi. Uno che auspicava, più che un cambiamento, una rivoluzione. Sarà di parola!
Il silenzio degli eletti: aiutiamo i nuovi a farsi sentire.
I ricorsi: corsi e ricorsi.

ANCHE IORIO NON LASCIA MA RADDOPPIA, ANZI, DIMEZZA

La sorpresa è arrivata. Inutile cercare di minimizzarla. Stavolta il Presidente fa sul serio. Ridurre gli assessori da 8 a 6 è un segno dei tempi.
Adesso possiamo davvero credere che lo Statuto sarà approvato e i Consiglieri saranno effettivamente ridotti a 20, mentre gli assessori subiranno un altro taglio. Da 6 a 4. La sirena d'allarme ha suonato.
Poi cominceranno le azioni di rivalsa. Perché se danno erariale c'è stato, non sarà il Presidente a dover mettere mano al portafogli. Se un progetto aveva tutte le carte in regola ma gli esecutori hanno sbagliato, paghino.
Se poi gli esecutori siedono tra i banchi degli eletti, il risarcimento che verseranno servirà anche a risarcire il danno politico che hanno procurato alla Giunta di Centro-destra che ha sfiorato la debacle.
C'è un'inchiestina di Primo Numero, tanto per dirne una, che chiama in ballo proprio un protagonista, Quintino Pallante. Tutta da leggere: http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=9598. Così si potrà capire che Iorio non perdonerà
Chi credeva che il Governatore avrebbe ceduto il passo, che covasse l'intenzione di lasciare, viene sonoramente smentito. Anche il Presidente del Molise, come il suo leader e modello di riferimento, l'ex Presidente del Consiglio Cav. Silvio Berlusconi, non lascia ma raddoppia. Pardon, dimezza.
Cavaliere? E' solo l'inizio (troppo disgiunto? troppo palese?). Le rendite sono finite, altre teste saranno sacrificate. Largo ai giovani. Scasserra apre la strada.

IL NUOVO E' FINALMENTE AVANZATO

A proposito dell'ex Presidente di Assindustria, non posso dire di conoscerlo e dunque non ho elementi per giudicarlo.
Qualche intervento in occasioni ufficiali, o in televisione, non basta a farsi un'idea. Qualche stupore me l'ha destato però il fatto che persone che lo hanno frequentato con una certa assiduità, alla mia curiosità sulle qualità della persona, ormai un personaggio di primo piano della politica molisana, mi abbiano dichiarato di non avere, neanche loro, elementi per giudicarlo.
E' stato a lungo fuori regione, sarà questo il motivo. Ha l'aria di persona prudente nei giudizi, diciamo pure abbottonata (pur non disdegnando le platee), il suo riserbo potrebbe spiegare la difficoltà di inquadrarlo. Si aprirà strada facendo, compiendo atti ufficiali, di dominio pubblico e di rilevanza politica. Intanto impersona il nuovo che è avanzato: anzi, si è posto in prima linea. Non è ancora nota la delega che gli sarà affidata, sarà il primo segnale.
In ogni caso, nessuno può dubitare che sarà coerente con l'invocazione che, da Presidente di Assindustria, lanciava appena qualche mese prima di candidarsi: la Regione ha bisogno proprio di questo, diceva, “un radicale e profondo cambiamento, quasi una rivoluzione, che porti ad un modo totalmente diverso di governare la regione, di sviluppare l’economia, di usare le risorse pubbliche. http://alternativamolise.net/images/stories/pdf/AttivitaProduttive/Proposte_per_una_politica_industriale_in_Molise.pdf , per chi volesse documentarsi più compiutamente sul pensiero di Scasserra. Che, a conferma della prudenza che lo distingue, chiariva – ad ogni buon conto - “Queste non sono considerazioni di parte. Sono dati rilevati in più occasioni e da diversi osservatori, che vengono ripresi sempre più spesso negli ultimi anni”.
Il primo con cui si sarebbe trovato d'accordo? Proprio, chi l'avrebbe detto, il Presidente della Regione Molise allora in carica.

E' PROPRIO VERO CHE GLI ELETTI (CONFERMATI) DEL CENTRO – SINISTRA TACCIONO? LA RISPOSTA, SENZA ANDARE A CACCIA DI SCANDALI, E' SUI LORO SITI WEB

Abbiamo assistito, su qualche testata on-line a qualche lamentela, non senza una certa durezza, sul silenzio che ha accompagnato i 35 giorni del dopo-elezioni (riconteggi, istanze di verifiche accurate, verbale conclusivo dell'Ufficio centrale presso la Corte d'Appello che rinvia agli inevitabili ricorsi presso il TAR) da parte degli eletti del centro-sinistra. Cito un pezzo per tutti http://www.infiltrato.it/notizie/molise/centrosinistra-molise-per-chi-suona-la-campana-tra-scimmiette-e-scimpanze.
Dobbiamo stare attenti, che l'attacco non sia mosso da qualche malintenzionato, non so come altro definirlo. Non dobbiamo dimenticare che si sono fatti vivi i segretari nazionali dei partiti del centro-sinistra. Niente di più facile, quindi, che - ubi maior - i locali, in quanto minori, abbiano preferito tacere. Fare dello scandalismo su comportamenti che sarebbero invece ispirati a lealtà e correttezza non sarebbe buon giornalismo. Tanto più se si dovesse verificare che, mentre tacevano su questa vicenda così delicata, non mancavano viceversa di commentare i fatti molisani, le prime crepe nella tenuta del centro-destra, le prime promesse tradite. Né ci si può fermare alle apparenze, cioè al fatto che prese di posizione di questo genere non sono apparse sulla stampa molisana. Sappiamo che del centro-sinistra in genere preferisce parlarne solo se c'è qualche scandalo o qualche diatriba.
Per chi volesse andare più a fondo nella questione c'è comunque un modo piuttosto semplice per farsi un giudizio. Basta andare a leggere comunicati e commenti sui loro siti, dove sono, o almeno dovrebbero essere, tutti leggibili. Mi riferisco, ovviamente, ai quattro consiglieri confermati, per i nuovi essendoci ancora un rodaggio da compiere. Per chi volesse documentarsi, ecco i link:

Nell'era del web 2.0 non ci si può formare un'idea compiuta sulla dialettica politica e sui personaggi che ne sono protagonisti senza documentarsi sui loro siti, approfittandone anche per interagire. Ecco, da questo punto di vista c'è qualche lacuna: avviso subito il lettore che potrebbe incontrare qualche difficoltà nel trovare lo spazio per formulare commenti. Qualora volesse farlo può postarli qui e non mancherò di inoltrarli. Sarebbe bello alimentare un forum di discussione sulla produzione dei consiglieri eletti. Sarebbe un modo concreto e non fumoso di alimentare un discorso politico condiviso, oltre che di formarsi un giudizio.
Dimenticavo: effettivamente, non si trovano commenti o prese di posizione post-voto. Solo per uno dei quattro, Petraroia, vi si trova una lettera, di alto respiro, al Presidente Iorio al'indomani della proclamazione, sulla fase grave del Paese e le incombenze istituzionali che lo attendono (Statuto e rinnovo dei consulenti), Con un invito: "privilegiamo il confronto sui temi concreti alla contrapposizione sterile e alle polemiche strumentali".
Un altro, Totaro, predilige invece il rapporto diretto con la stampa e ha prodotto, senza pubblicarlo ancora sul web, un comunicato, anch'esso di alto respiro, in cui auspica che, alla luce delle gravi decisioni che incombono (piena attuazione del nuovo Statuto, di nuovo: ma non deve essere modificato?) "l’elezione del presidente del Consiglio regionale e dell’ufficio di presidenza che lo coadiuverà avvenga attraverso una corale condivisione tra le forze di maggioranza e di opposizione." 
Nessun silenzio dunque ma, anzi, politica "alta": vogliamo mica far salire lo spread?

ANCHE GLI ELETTI (NEW ENTRY) DEL CENTRO – SINISTRA TACCIONO E ATTENDONO. LI ASPETTA UN COMPITO DIFFICILE. FARE POLITICA

A proposito delle new entry del centro-sinistra, è richiesto loro un impegno gravoso. Dovranno fare politica: dovranno riuscire a far percepire ai molisani, a quelli che li hanno votati ma ancor più a quelli che fin qui non hanno mai intercettato, che cosa può voler dire fare politica in modo del tutto diverso. Dovranno riempire di contenuti quell'idea di “cambiamento, quasi una rivoluzione” che Scasserra auspicava nel suo intervento che ho riportato sopra (nel caso in cui, contrariamente a quanto ci si dovrebbe aspettare, venisse meno al dovere di impegnarsi lui per primo per realizzarlo in concreto e lasciasse questo arduo compito all'attuale opposizione, per quando sarà maggioranza).
Perché, qualora dovesse accadere che gli elettori fossero nuovamente chiamati alle urne in tempi brevi, non si dovrà dire di loro “Peccato, non hanno avuto tempo” ma piuttosto “Che bravi, diamo loro il tempo, altri cinque anni, per farcela: governando e non più solo contestando e contro-proponendo.” Mi sento di augurarlo a Gennaro Chierchia, a Salvatore Ciocca, a Felice Di Donato, a Cristiano Di Pietro, a Filippo Monaco, a Carmelo Parpiglia, a Cosmo Tedeschi. Ma soprattutto, ovviamente, a Paolo Di Laura Frattura che non solo sarà il loro portavoce ma porterà il peso della sintesi e della leadership.

E I RICORSI? CORSI E RICORSI

Come andrà a finire la vicenda dei ricorsi?
A lume di naso, sembra vi possano essere per la coalizione di centro-sinistra due validi motivi riguardanti l'esattezza del conteggio (sezioni con eccesso anomalo di schede nulle e sezioni senza un solo voto disgiunto per nessuno dei quattro candidati) e due riguardanti la validità formale delle procedure di ammissione. Sapremo alla scadenza dei termini se e quanti ricorsi saranno presentati, da chi e per quali motivazioni.
Nel frattempo, un po' tra color che son sospesi e un po' come d'autunno sugli alberi le foglie, il Consiglio farà il suo lavoro per servire al meglio i cittadini molisani.
Dei ricorsi dunque riparleremo, intanto si può meditare su corsi e ricorsi.